Arte e cultura,  Sardegna

Prendi un libro e lasciane un altro! Col BookCrossing lo puoi fare anche in Sardegna, scopri dove

Ricordo che la prima volta che sentii parlare del bookcrossing fu all’incirca una quindicina di anni fa, durante l’episodio di una serie tv italiana che guardavano le mie coinquiline.

Ricordo che pensai wow che figata! Perché per me, che faccio parte del club degli amanti della lettura, un’iniziativa del genere sapeva di libertà, condivisione e amore per i libri. Anche se c’era da qualche parte nella mia testa una vocina che diceva si ok, è una bella cosa, ma tu saresti capace di liberare un libro? Di lasciarlo andare? Di far sì che finisca in una libreria che non è la tua? Ed ecco lo stridore, la faccia contorta, la risposta ufficiale e quella ufficiosa. No, non ce la potrei fare. Vorrei dire di si ma no. Vorrei poterlo fare ma no.

Questa ero io al tempo. Ora la risposta è cambiata e il comportamento pure, perché anch’io adesso faccio parte dei BookCrosser, prendo libri e ne lascio. Allora l’idea era quella di lasciare libri ovunque, su una panchina, alla stazione, in un bar. Ovunque. E non è che avesse preso granché piede qui in Italia. Da qualche anno però è come se il bookcrossing si sia caricato di nuova linfa e così adesso ci sono piccole casette sparse qua e là che ospitano una gran varietà di libri al loro interno.

libri su una panchina al parco

Come quella che c’è a Sardara, il mio paese, dove da un anno grazie alla passione per i libri di Anna Vacca e delle altre ragazze di Condilibriamo, associazione culturale locale, ci sono ben tre casette che ospitano i libri da adottare, una nella piazza del Municipio, una di fronte all’entrata del museo Villa Abbas ed una all’interno della lavanderia self service di via Oristano.

bookcrossing di fronte al museo villa abbas a sardara
La casetta dei libri a Sardara, di fronte al museo Villa Abbas

Di recente sono incappata per puro caso in quella che c’è a San Gavino Monreale, ad una manciata di chilometri da Sardara; non è proprio una casetta, sono stati usati i contenitori per il pane e si trovano in una rientranza del marciapiede dalla parte opposta rispetto a dove c’è l’ufficio postale. È un angolino seminascosto, appartato, tutto colorato, che ti coglie di sorpresa quando lo scopri, perché non te l’aspetti. È talmente diverso da tutto quello che lo circonda, che dà la sensazione che mettendo anche solo un piede all’interno, ti ritrovi in un altro mondo. Cosa che, a ben pensarci, succede quando leggi un libro. Mi ha ricordato il nome del canale di una booktuber che si chiama Libri come il pane, calza a pennello no?

Postazione bookcrossing San Gavino Monreale
La casetta dei libri a San Gavino Monreale

Anche Alghero si sta dando un bel da fare! Ad oggi le postazioni di bookcrossing sparse in giro per la città sono arrivate a quota 46, grazie all’impegno e alla tenacia di Mario Figoni, medico in pensione e ideatore de L’AlguerNetwork.

mario figoni

In altre parti, come ad Iglesias, c’è invece la bibliocabina, vecchia cabina telefonica a cui è stata data nuova vita.

bibliocabina iglesias

E il capoluogo Cagliari non è da meno, anche lì infatti verranno pian piano messi in circolazione tanti libri in attesa di nuovi lettori: interessante il progetto equiLIBRIsmi, promosso dalle associazioni Genti de Mesu, Karalettura e La Malince Onlus in collaborazione con Lìberos e GUS – Gruppo Umano Solidarietà, grazie al quale sono state posizionate diverse postazioni di bookcrossing, come al Parco della Musica o presso la biglietteria del Teatro Massimo.

postazione bookcrossing parco della musica cagliari

E la cosa bella è che tu puoi andare a qualsiasi ora del giorno e della notte a sbirciare tra i libri, perché non c’è un orario di apertura e di chiusura come per le librerie o le biblioteche, e questa libertà di scelta è fantastica, tutto ciò che si può fare in libertà è fantastico.

Dal 2001 c’è anche il sito internet dedicato https://www.bookcrossing.com/, hanno anche un logo davvero carino, semplicissimo ma che racchiude l’essenza dell’iniziativa.

Anche nel resto d’Italia ci sono tante, tantissime postazioni dedicate allo scambio di libri, postazioni che esistono grazie all’amore dei lettori, come quelle molto particolari e originali che ci sono a Massarosa, il paese di Simona Genovese del blog Destinazione Toscana (tra parentesi…dateci un’occhiata, è il blog giusto per scoprire le bellezze di questa straordinaria regione)

Ci sono degli angolini dedicati al bookcrossing che vuoi far conoscere anche agli altri? Scrivimelo in un commento!

2 commenti

  • Mario Figoni

    Grazie per questo bell’articolo sul fenomeno bookcrossing.
    Nel frattempo la situazione ad Alghero è un poco cambiata. Sono arrivato ad aprire, tra Alghero e Sassari, ben 57 postazioni. Purtroppo, tra cambi di gestioni e fallimenti vari, 15 non esistono più. Quindi, ad oggi, 27 gennaio 2020, la rete algherese dispone di 42 posti di scambio attivi, segnalati su Google Maps e denominate OCZ, ovvero Official Crossing Zone, zone ufficiali di scambio. Saluti. Mario Figoni

    • manuelacorona

      Buonasera Mario, le rispondo decisamente in ritardo e le chiedo scusa per questo, grazie per l’aggiornamento e, visto che ci siamo, ad oggi ce ne sono altri? Così aggiorno anche l’articolo, anzi se preferisce puoò scrivermi una mail all’indirizzo manuela@sartogo.it.
      Un saluto, Manuela

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